Parliamone con Ugo



QUESITO N° 1
Dopo un allenamento intenso o
 peggio una maratona impegnativa per
quanti giorni le vostre gambe possono 
essere appesantite o comunque
condizionate nel rendimento dall'Acido 
Lattico prodotto durante la gara?

Venerdi la risposta!

4 commenti:

Ezio ha detto...

Io dopo, per esempio, la Mezza dei Castelli se non avessi corso il lunedi martedi avrei le gambe abbastanza "libere". Idem dopo i lunghi diciamo che ci vogliono 24-48 per recuperare, almeno apparentemente, gli sforzi.

podistadoc ha detto...

ciao ugo il tuo sito è molto istruttivo e bello da vedere.Ho notato un grande miglioramento nella resistenza alla fatica e anche mentalmente sono piu predisposto a fare tanti km per la maratona.Le mie gambe recuperano anche meglio di prima forse perche sto facendo molti lavori specifici tipo il progressivo e il passo gara comunque spero di fare una bella gara a ravenna il 9 novembre ti mando un grande saluto maestro e a presto.

ugo ha detto...

Facciamo il punto delle risposte,non ce ne sono state molte significa che siete un pò timidi ma con il tempo la curiosità e la necessita di risolvere certi dubbi, vi faranno fare di più.
La risposta giusta è quella che ha dato Franchino,neanche la soddisfazione di vedere o sentire qualche altro ,lui il primo e giusto,come è giusto dire che se fosse realmente tutto limitato a questo sarebbe facilissimo allenare ed allenarsi.
Chiarisco la mia posizione per chi non mi conosce:sono un medico che ama la corsa e lo fa da quasi trenta anni cioè da quando alle maratone offrivano solo acqua, the e qualche zolletta di zucchero, per sopprimere definitamente i più moribondi,naturalmente.
Non sono uno specializzato in medicina dello sport ma dall'epoca studio e seguo un pò tutto il mondo del running, della fisiologia e fisiopatologia applicata a questo sport.
Credo che ci sia per tutti ancora molto da imparare,me compreso, quindi discutere, confrontarsi ed acquisire può essere determinante per rendere questo sport bello ed interessante anche prima e dopo la nostra sudata.
Fatto questo inciso che tende a chiarire che non ho nessuna intenzione di pontificare, passiamo a considerare nel vivo quelli che sono gli aspetti più importanti da conoscere della fisiologia del nostro sport.
Il Lattato è prodotto dalla "glicolisi anaerobica" è un sistema poco efficiente per produrre energia ma fondamentale perchè di rapido utilizzo.
Ogni volta che noi produciamo un movimento muscolare vi è una parte di energia che viene in percentuale ottenuta con la glicolisi, e quidi vi è produzione di lattato.Questo viene smaltito e "reinvestito" in vari modi ma sicuramente eliminato dai muscoli al massimo in 20'.
Il problema del lattato,quindi, è da riferire al momento dell'impegno agonistico e non al periodo del recupero.
Prima grande variabile:ci sono persone che riescono ad evere lo stesso una buona efficienza fisica malgrado alti tassi di lattato presenti nei muscoli, altri che invece non ne tollerano assolutamente e perdono drasticamente di efficienza in sua presenza,altri che proprio non ne producono o che ne producono solo a determinate andature....volete che continui.....lo faremo certamente ma come dice Franchino ci vuole tempo e quindi passo al prossimo quesito....
....Ma allora il senso di pesantezza e stanchezza delle gambe a cosa è dovuto? è determinato come dice il nostro amico dalle microlacerazioni muscolari che si producono durante uno sforzo o da altro? e poi perchè alcuni hanno spesso questa percezione di pesantezza, come dice Ezio:impiego 2/3 giorni a recuperare ma non è una costante, mentre altri quasi mai?
Correre con lattato, o produrne, implica necessariamente un aumento della distruzione muscolare?
Non dimentichiamo che il nostro è uno sport prevalentemente aerobico e l'allenamento che facciamo è uno stress, oltre che un trauma, al quale l'organismo reagisce adattandosi ed adattando un bel pò di sistemi!

PS podistadoc sei un campione ed avrai tante soddisfazioni,ti raccomando solo di non avere fretta di bruciare le tappe e di capire meglio certi meccanismi che sono individuali e non frutto dell'esperienza di altri,i piccoli passi in questo ti aiuteranno e non ti faranno stancare di questo sport come non rischieranno di farti infortunare, la parola magica è ADATTAMENTO!

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi tutto bello e interessante ma sappiamo fin troppo bene, come dice ugo, che il rendimento nella corsa e quindi il recupero non solo sono soggettivi, ma anche diversi nella stessa persona da una settimana all'altra. Parlando delle mie esperienze ricordo che a questo contribuiscono non solo l'allenamento, l'alimentazione, lo stress fisico e psichico, ma soprattutto gli stimoli, e tante altri fattori che neanche conosco.
Quante volte vi siete apprestati a gareggiare con il solo obiettivo di arrivare al traguardo ed invece avete realizzato un tempo inaspettato? Quindi non ci rimane altro da fare che dare sempre il meglio.
Gianluca Mariotti