Ugo risponde a...

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....A Franca: il grado di distruzione muscolare non è sempre accompagnato da un proporzionale dolore muscolare proprio perchè questo non dipende dalla quantità di fibre distrutte ma dalla risposta infiammatoria ed edemigena, questa è individuale e differente da un soggetto ad un altro.

L'edema è responsabile della sensazione di congestione e di pesantezza delle gambe, è un  elemento che fa parte del complesso sistema riparativo che veicola nella sede "infortunata" sostanze dette" Amine Vasoattive " responsabili della vasodilatazione e quindi del maggior apporto ematico nella zona interessata.Lo scopo è riparare.In questi casi le gambe risultano essere oltre che dolenti e congestionate,anche calde.
La risposta è individuale perchè non sono soltanto i meccanismi riparativi a scendere in campo ma anche una serie di altre sostanze che controllano l'eccedere del fenomeno infiammatorio.Una di queste è un ormone prodotto prevalentemente dalle ghiandole Surrenali, il Cortisolo, anche detto ormone dello stress, che proprio in questi casi viene prodotto in grandi quantità ed è deputato a contenere e risolvere il più repidamente possibile questi stati, condizioni comunque di precarietà.
Soggetti che producono molto cortisolo dopo lo stress
 sono meno esposti al dolore muscolare.

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Altri soggetti non fanno dolore muscolare proprio perchè non arrivano ad alti gradi di distruzione muscolare e quindi inducono relativamente la risposta infiammatoria,questo è più frequente nelle donne e, proprio perchè meno potenti e pesanti, tendono ad una distruzione muscolare inferiore.
Altro aspetto è la osservazione che ha fatto "USCURU", facciamo infatti molto piu trauma muscolare quando corriamo anche blandamante in discesa che per lunghe distanze in pianura perchè con quelle pendenze usiamo muscoli meno o per nulla richiamati durante una corsa piatta.Come detto in precedenza tendiamo a selezionare dei muscoli dimenticandone altri che al loro risveglio si comportano come muscoli non allenati e quindi dopo lo sforzo dolenti per l'edema.
Lo stesso muscolo, poi, può essere stimolato in diversi gradi di contrazione,provate a fare una maratona ed avrete un certo grado di affaticamento e di dolore, provate poi a camminare per 42 km, chi corre difficilmente riuscirà a farlo senza portarsi dietro dolori lancinati ed ovunque nel dopo prestazione.
Marco D'Innocenti
Qui pero contribuisce anche lo scarso ritorno venoso che si realizza nella camminata rispetto alla corsa...Il grado di distruzione muscolare è poi proporzionale e condizionato dal grado di aerobicità nel quale si realizza la contrazione,più lo sforzo è aerobico e minore è il trauma, inoltre più lo sforzo è indirizzato verso una attitudine dell'organismo a sostenerlo e meno ci affatichiamo ma anche ....meno ci alleniamo!!!
L'allenamento è trauma ed adattamento dell'organismo a quello stress.L'oraganismo si difende abituandosi allo sforzo ed anche se non c'è attitudine per quella specifica distanza e velocità, se adeguatamente stimolato, il nostro fisico risponderà adattandosi. 



L'importante è "MIRARE BENE SUI NOSTRI LIMITI"!

Domanda: come fare ad identificare i nostri limiti e quali sono i più frequenti nel nostro sport?



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1 commenti:

Francarun ha detto...

Grazie Ugo sei stato molto chiaro !